Istituita con la Legge n. 22 del 5 marzo 2024 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo 2024, la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 ha iniziato i suoi lavori il 18 settembre 2024. Le sue attività si concentrano principalmente nell’audizione di cittadini che hanno ricoperto ruoli istituzionali, medici e rappresentanti di associazioni. Lo scopo di questa commissione è di accertare e valutare le misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto durante l’emergenza, analizzandone la prontezza, l’efficacia e la resilienza. La commissione è composta da quindici senatori e quindici deputati. Per svolgere le sue indagini, ha gli stessi poteri e limitazioni dell’Autorità giudiziaria, come previsto dall’articolo 82 della Costituzione. I suoi lavori si concluderanno entro la fine della XIX legislatura con la presentazione di una relazione alle Camere.
Un’audizione cruciale, tenutasi martedì 22 luglio 2025[1], ha visto protagonista il dottor Ranieri Guerra. Ex direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e membro del Comitato Tecnico Scientifico italiano. Il dottor Guerra ha avuto un ruolo di primo piano nel monitoraggio della risposta italiana alla pandemia.
Durante l’apertura dei lavori del 22 luglio, il presidente della Commissione ha rivelato di aver ricevuto una lettera insolita dall’ufficio legale dell’OMS la sera precedente. La missiva, secondo quanto riferito, imponeva una serie di vincoli all’audizione di Guerra, con l’intento di limitare la sua capacità di riferire alla Commissione informazioni acquisite durante il suo mandato all’interno dell’organizzazione.
Il deputato Galeazzo Bignami, presente all’audizione, ha inoltre dichiarato che la Commissione riceve numerose altre pressioni esterne che le impediscono di svolgere in modo sereno e spedito i lavori.
In una nota congiunta[2], Bignami e Lucio Malan, rispettivamente presidenti dei deputati e dei senatori di Fratelli d’Italia e membri della Commissione, hanno definito la lettera “irricevibile”. Hanno accusato l’OMS di un “maldestro tentativo di comprimere la funzione istituzionale della commissione” e di dimostrare “un’assoluta incapacità di preservare l’indipendenza degli Stati”. Hanno inoltre ricordato come l’organizzazione si sia spesso mostrata “funzionale a rispondere a esigenze di natura politica: nel caso del Covid alle indicazioni provenienti dalla Cina”.
I due politici hanno sottolineato la necessità di informare i presidenti di Camera e Senato, dichiarando di essere stanchi dei continui tentativi di ostacolare i lavori della commissione. “È inammissibile che si scomodino a questo proposito persino organismi internazionali come l’Oms”, hanno affermato, concludendo che la lettera dimostra la correttezza della decisione del governo Meloni di respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale, considerati una limitazione alla sovranità nazionale.
L’episodio solleva interrogativi fondamentali: la gestione di un’emergenza sanitaria non dovrebbe basarsi su trasparenza e cooperazione? Perché l’OMS esercita una indebita pressione politica su una commissione parlamentare italiana? E, soprattutto, cosa non è autorizzato a riferire Ranieri Guerra alla Commissione?
Tutto ciò si svolge nel silenzio assordante dei media, che sembrano ignorare la gravità della situazione. Le pressioni esterne e quelle dell’OMS potrebbero forse celare la paura che venga alla luce una gestione sbagliata della pandemia?
Al momento l’audizione del dottor Guerra è secretata e non è possibile conoscerne il contenuto. La verità è momentaneamente celata, e siamo costretti ad attendere la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare.
Non possiamo permettere che il silenzio cali su questa vicenda. È nostro dovere, come cittadini, mantenere alta l’attenzione e accendere i riflettori sui lavori della Commissione d’inchiesta.
[1] https://webtv.camera.it/evento/28791
[2] https://www.epochtimes.it/bignami-malan-fdi-tentativo-oms-di-limitare-lavori-commissione-sul-covid-138347.html